Un'area di 5500 mq. (ex Macello Pubblico in largo  Pasteur - Quartiere di Porta Mortara); sono una quindicina di tetti in amianto in condizioni pessime o scadenti da bonificare ((vedi relazione ARPA 2009) L'eternit è in stato di avanzato degrado ed abbandono, i tetti si stanno lentamente sfaldando, ricoperti di muffe e muschio.

 

Per il momento inutile la protesta dei cittadini che hanno raccolto firme contro questo degrado  pericolosissimo per la salute. Una petizione firmata da 250 abitanti del Quartiere è stata discussa e respinta in Consiglio Comunale in data 3 febbraio 2011. La petizione chiedeva alle Autorità responsabili la bonifica dell'amianto presente sulle coperture all'interno dell'area.

Un incontro con il Sindaco e gli Assessori competenti è stato richiesto dal Comitato Spontaneo di Piazza Pasteur  e dalla Associazione Italiana Esposti Amianto, con lettera datata 11 ottobre 2011.

 

Nell'incontro programmato per il 17 novembre 2011, Il Comitato ha illustrato le sue proposte: mantenere gli edifici con valore storico architettonico e demolire gli altri, attualmente fatiscenti, per creare un'area verde, invocando finanziamenti per il recupero aree degradate. E' stato richiesto anche di valutare una soluzione di emergenza immediata, ad esempio un involucro di plastica per isolare i lastroni cancerogeni, dato che, ha spiegato il consigliere PD Santoro, "non è possibile rimuovere le coperture senza sostituirle, come richiesto dai cittadini, perchè secondo una valutazione  dell'UTC, è presente "eternit da interni" che non è esposto agli agenti atmosferici, ma molto più friabile, e quindi più pericoloso dell'eternit cemento dell'attuale copertura".

 

Il Vice sindaco e l'Assessore all'ambiente, pur ritenendo che sia assolutamente necessario rimuovere l'amianto, comunicano di non poter prevedere alcun stanziamento per la sua rimozione, stante la situazione molto critica delle finanze comunali. Il Protocollo di intesa per la Città della Salute prevede inoltre la vendità dell'area a privati, inoltre ancora i "preventivi richiesti per mettere in sicurezza le coperture, utilizzando sostanze chimiche, senza la rimozione, si avvicinano al costo totale di rimozione e smaltimento". I residenti propongono almeno una copertura temporanea per isolare immediatamente l'amianto.

 

 

Il referto ARPA del maggio 2011, dai risultati del quale emerge "la bassa concentrazione di fibre nell'aria" viene contestato da Santoro che ritiene inaccettabile quella valutazione: "la presenza delle  microfibre nell'aria è molto variabile perchè fortemente dipendente dagli agenti atmosferici, le microfibre si sedimentano al suolo e  vengono sollevate in aria in presenza di vento o al passaggio di veicoli".

 

L'Ufficio Tecnico del Comune valuterà tempi e costi per una soluzione provvisoria per la messa in sicurezza almeno temporanea. Un ulteriore incontro con i cittadini è previsto fra circa un mese.

 

11 marzo 2012 - aggiornamento da Filiberto Santoro

"ci avevano promesso di fare vari preventivi per vedere cosa era economicamente possibile fare; dopo aver insistito, abbiamo scoperto che il tecnico non ha ancora analizzato i vari scenari e non ha ancora fatto i preventivi, "ci sono state varie emergenze come l'ultima dello smog per giovedì l'Assessore all'Ambiente e il Vice sindaco mi hanno promesso spiegazioni sulla situazione e un riepilogo su cosa hanno fatto finora"


aprile 2012 - arrivano due preventivi  dagli uffici competenti:

- costi di rimozione eternit e nuove coperture : 780mila euro

- costi per la "passivazione" dell'eternit: 270mila euro

Non ancora pervenuti o dati relativi alle strutture da abbattere.



Giugno 2012 - Nella relazione programmatica 2012-2014, L'Amministrazione comunale sembra voler perseguire una nuova ipotesi, premesso che è stato verificato che non esistono le condizioni per realizzare in quell'area una nuova Sede comunale aggregata. Quindi:

recuperare l’area dell’ ex Macello comunale, verificando una ipotesi di realizzazione di nuove strutture edilizie di mix residenziale e commerciale con parcheggi interrati, di importante “consistenza” volumetrica, stralciando l’area dall’ambito del protocollo “città della salute” e sostituendola con altra area da determinare.

Esplorare se ci sono interessi da parte degli operatori di settore in grado di garantire un nuovo utilizzo dell’area che possa al tempo stesso garantire la rimozione dell’amianto nell’ambito di un processo di trasformazione urbana di qualità, privilegiando una procedura pubblica basata sull" avviso di manifestazione di interesse”, articolato sul concetto di riuso e rivitalizzazione urbana, con particolare destinazione ad un target giovane sinergico all’insediamento universitario.

Il Comitato invia  una nuova richiesta di chiarimenti  agli Assessori competenti in data 8 giugno 2012. (vedi allegato)

 

7 luglio 2012 - Le risposte alla lettera sono state fornite in un incontro con il vice sindaco Fonzo e l’assessore all’Ambiente Rigotti, avvenuto in data 6/07/2012, ed in successiva conferenza stampa al quale ha partecipato Paolo Damnotti per il Comitato spontaneo. Ma non aggiungono novità.

In sostanza: l’abbattimento della struttura, ad eccezione delle aree vincolate dalla Soprintendenza, costerebbe 720 mila euro. Un’alternativa potrebbe essere la verniciatura e la messa in sicurezza delle superfici in amianto, al costo di 300 mila euro. La terza ipotesi è quella di intervenire sui punti più critici, con un investimento di spesa fra i 150 e 170 mila euro. Le Finanze del Comune non consentono di procedere con la prima soluzione. L’esito positivo della "manifestazione di interesse"  (quanto mai problematico, dati i tempi di crisi) eviterebbe il ricorso alle altre soluzioni. In autunno verranno valutati gli esiti e successivamente, se negativi, verrà ripresa la questione per valutare come procedere da parte del Comune per rendere l’area un po’ più sicura dal punto di vista sanitario.

Lo stralcio dell’area dal Piano della Città della Salute potrà avvenire unicamente se si prospetteranno delle soluzioni possibili. Il problema di salute pubblica permane.

 

dicembre 2012  - l'Amministrazione comunale emette il bando per una richiesta di "manifestazione di interesse" da parte di privati, sull'area.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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