E quindi uscimmo a riveder le stelle….(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno:  Canto XXXIV ).

 

Testo di Silvano Minuto -  marzo 2018


Il 1 febbraio 2018 il consiglio regionale del Piemonte ha approvato la Legge regionale 9 febbraio 2018, n. 3 che trasforma la L.r. Piemonte del 24 marzo 2000 n. 31 (Disposizioni per la prevenzione e lotta all'inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche).

 

Ci sono voluti 18 anni e  ben 4 tentativi oltre al  parere della commissione UE per la modifica.

Questa legge non è un traguardo finale ma il cambiamento di una mentalità legata alle industrie e agli istituti che regolano il settore che hanno da sempre rimescolato le carte inventando nuovi e non misurabili modi di calcolare l'inquinamento luminoso (vedasi CAM-2017) o  modifiche della norma UNI11890.

 

La nuova disciplina in sintesi prevede:

. che non si può disperdere la luce nell’ambiente

. luminanze e illuminazioni minime previste dalle norme

. impianti efficienti e in particolare distanza/altezza dei pali con rapporto minimo di 3,7

. riduzione illuminazione entro le ore 24 o utilizzo di impianti di tipo adattivo

. protezione delle zone sensibili (parchi, Osservatori Astronomici e similari).

 

A cosa può servire la modifica della norma:

al corretto impiego delle risorse energetiche, al miglioramento dell’ambiente conservando gli equilibri ecologici, con particolare riferimento alle aree naturali protette, ai siti della rete Natura 2000 e agli altri ambiti compresi nella rete ecologica regionale attraverso la tutela delle specie.  Questo con particolare riferimento alle specie animali secondo  le direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici gli habitat naturali e seminaturali e la flora e  fauna selvatiche, nonché la conservazione e la valorizzazione dei belvedere e delle bellezze panoramiche con particolare riferimento alla tutela del paesaggio notturno per conservare la percettività dei luoghi all’interno e all’esterno dei centri abitati.

 

Quali sono i danni provocati da una illuminazione non regolamentata correttamente?

Il danno culturale principale è dovuto alla sparizione del cielo stellato dai paesi più inquinati, cielo stellato che è stato da sempre fonte di ispirazione per la religione, la filosofia, la scienza e la cultura in genere. 

Fra le scienze più danneggiate dalla sparizione del cielo stellato vi è senza dubbio l'astronomia sia amatoriale che professionale; un cielo troppo luminoso infatti limita fortemente l'efficienza dei telescopi ottici che devono sempre più spesso essere posizionati lontano da questa forma di inquinamento. 

 

Il danno economico è dovuto principalmente allo spreco di energia elettrica impiegata per illuminare inutilmente zone che non andrebbero illuminate, come la volta celeste, le facciate degli edifici privati, i prati e i campi a lato delle strade o al centro delle rotatorie. Anche per questo motivo uno dei temi trainanti della lotta all'inquinamento luminoso è quello del risparmio energetico. La spesa energetica annua per illuminare l'ambiente notturno è dell'ordine del miliardo di euro, non contando le spese di manutenzione degli apparecchi, sostituzione delle lampade, installazione di nuovi impianti. L’Italia  spende in questo settore per ogni abitante il doppio degli altri Paesi Europei. Le conseguenze evidenti sono eccessivi esborsi valutari ma ancora più preoccupanti l’immissione di inquinanti nell’aria e i problemi respiratori che sono causa del 10/15 per cento dei decessi.

 

Vogliamo ricordare che tra i danni ambientali ci sono: difficoltà o perdita di orientamento in diverse specie animali (uccelli migratori, tartarughe marine, falene notturne, chirotteri), alterazione del fotoperiodo in alcune piante, alterazione dei ritmi circadiani nella vegetazione, animali ed uomo. Per l’uomo si deve ricordare l’aumento dell’insonnia, le malattie professionali, l’insorgere di tumori al seno per le operatrici notturne, la perdita di capacità visive dovuta alla permanenza continua in luoghi troppo illuminati e la perdita di concentrazione per chi viaggia sulle strade di notte con aumento di disattenzione e maggiori incidenti stradali. 

 

Adesso incomincia il gravoso lavoro per far rispettare le nuove norme.

Il testo della nuova Legge è disponibili nel sito della Regione Piemonte.

 

Speriamo di poterci riappropriare del cielo stellato