marzo 2015

Proposta per l’istituzione di un Parco Astronomico nelle Valli Piemontesi


Pro Natura Piemonte, in considerazione che le Valli piemontesi presentano alcuni tra i migliori siti per le osservazioni astronomiche a livello nazionale, ha proposto alla Regione Piemonte l’istituzione di un Parco Astronomico su tutto l’arco alpino piemontese con il fine di tutelare la natura e il paesaggio di questi luoghi, ma anche il cielo stellato. Al tempo stesso intende promuovere il territorio grazie all’organizzazione di eventi per le scuole, serate aperte al pubblico e diffusione della conoscenza di questi siti tra gli astrofili.


Altro scopo: aggiornare l’attuale legge regionale n. 31 del 24 maggio 2000 che detta norme relative agli impianti di illuminazione pubblica e privata in modo da ridurre l’inquinamento luminoso. Una migliore gestione dell’illuminazione pubblica consentirà notevoli risparmi economici per i Comuni interessati al progetto, oltre a garantire una buona osservazione del cielo stellato.
L’istituzione del Parcoè sostenuta da Pro Natura Piemonte, con la collaborazione di: Società Astronomica Italiana, Istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio Astrofisico di Torino, Associazione Astrofili Bisalta, Associazione Astrofili Segusini, Associazione Astrofili Urania, Gruppo Astrofili William Herschel, Unione Biellese Astrofili, Polo Astronomico di Alpette, e di singoli cittadini, tra cui Piero Bianucci e Luca Mercalli.


L’istituzione del Parco comporterà il raggiungimento di alcuni obiettivi fondamentali:  Individuare nei Comuni che lo vorranno aree privilegiate per l’osservazione astronomica, nelle quali vigerà un divieto assoluto di installazione di sistemi
d’illuminazione, sia pubblica sia privata. A queste aree verrà riconosciuto il titolo di “Dark Sky” e saranno segnalate tramite appositi cartelli di riconoscimento. Il Comune che avrà aderito ed individuato tali aree potrà fregiarsi del nome di “Comune stellato”.


 Salvaguardare la qualità del cielo notturno nelle Valli piemontesi, con obiettivo minimo il mantenimento dello stato attuale;
 Intervenire sugli impianti di illuminazione pubblica già esistenti, riducendo i consumi e diminuendo l’intensità nei limiti dei valori minimi di illuminazione previsti dalla legislazione e fatta salva la valorizzazione dei monumenti di pregio e la sicurezza dei cittadini. Inoltre si cercherà di eliminare la luce artificiale verso l’alto (le attuali leggi anti inquinamento luminoso regolano i criteri di installazione, ma di fatto permettono il proliferare di nuovi impianti, sia pubblici sia privati, anche nelle aree sottoposte a controllo speciale);
 L’istituzione di un progetto pilota per i Comuni interessati, il quale permetterà di ridurre in modo efficace la brillanza del cielo prendendo ad esempio le più efficaci Leggi Regionali al momento esistenti (come la Legge della regione Lombardia che limita a 0 cd/klm >90°). In tal modo sarà possibile eliminare l'inquinamento luminoso causato da impianti (lontani dal sito) che emettono luce a piccoli angoli sull'orizzonte;
 Monitoraggio periodico tramite SQM (Sky Quality Meter) della volta celeste nelle aree Dark Sky, allo zenith e a 45° in altezza per ogni punto cardinale.
Le aree “Dark Sky” verranno studiate e selezionate dagli esperti delle associazioni astrofile. In particolare, saranno studiate caratteristiche importanti come la brillanza del cielo, la turbolenza atmosferica media, l’accessibilità estiva/invernale, la presenza di strutture ricettive nelle vicinanze. Le zone scelte saranno raccolte in un guida che ne riassumerà le caratteristiche e verranno segnalate opportunamente al fine di favorirne il riconoscimento.
Secondo i promotori, l’istituzione del Parco porterà con sé notevoli benefici, riassumibili nel seguenti punti:
 Bolletta energetica sostenibile;  Salvaguardia dell’habitat notturno, con importanti ripercussioni positive
sulla flora e sulla fauna;
 Salvaguardia della bellezza del cielo stellato;
 Progetti didattici per le scuole legati ai temi astronomici, con la possibilità per gli Istituti presenti nei Comuni interessati di svolgere corsi ed osservazioni guidate gratuiti;
 Serate divulgative in occasione di eventi astronomici;  Turismo astronomico;  Turismo legato all’osservazione dei volatili notturni (birdwatching);
Promozione turistica dei territori aderenti al Parco Astronomico;
Aggiornamento, da parte della Regione Piemonte, delle competenze delle figure professionali già esistenti (guide naturalistiche) in modo che possano svolgere anche attività di divulgazione astronomica;
Creazione di un archivio storico relativo alla brillanza del cielo notturno.
 

In attesa Pro Natura Piemonte cercherà di coinvolgere i Comuni piemontesi interessati a stipulare una convenzione con l’associazione per incominciare a perseguire gli scopi precedentemente indicati. I Comuni o le Unioni di Comuni che aderiranno alla proposta di Pro Natura si impegneranno, firmando un’apposita convenzione, a tutelare la qualità del cielo notturno nei territori di loro competenza, consapevoli che la migliore gestione dell’illuminazione    pubblica    comporterà    notevoli    risparmi    economici. La Pro Natura, con le altre associazioni che hanno aderito alla presente proposta, opererà per promuovere i territori dei Comuni che hanno aderito, organizzando eventi per le scuole, serate aperte al pubblico e informando gli astrofili anche dilettanti della disponibilità nei territori aderenti di aree idonee alle osservazioni astronomiche. Si ribadisce che lo scopo, oltre alla creazione del “Parco Astronomico”, è la salvaguardia della qualità del cielo e dell’habitat notturno nelle valli piemontesi con l’obiettivo di promuovere la cultura ed il turismo astronomico, le attività legate all’osservazione della fauna e del panorama notturno.


Per quanto concerne le aree “Dark Sky”, i Comuni che aderiranno alla presente proposta dovranno impegnarsi ad evitare nell’area in questione l’installazione di punti luci permanenti accesi tutta la notte. Lo stesso dovrebbe possibilmente avvenire nelle aree circostanti. I Comuni dovrebbero consentite in queste aree unicamente l’uso di fonti di illuminazione temporanee dotate di dispositivi per l’accensione e lo spegnimento manuale o automatico. In questo modo si garantirà, nelle ore di osservazione, la presenza del buio. Tali aree dovranno essere segnalate dal Comune con un’apposita cartellonistica che permetterà di individuarle facilmente.


Conclusioni
Il cielo stellato è un bene offerto gratuitamente a tutta l’umanità. Da sempre l’uomo è stato affascinato dagli oggetti celesti ed ha cercato di scoprire le leggi che lo governano. Al giorno d’oggi, più del 50% della popolazione piemontese non ha mai visto la Via Lattea, la galassia che ci ospita (fonte: www.lightpollution.it/cinzano). L’istituzione di un Parco Astronomico porterebbe ad un’importante rivalutazione della bellezza del cielo stellato e della cultura astronomica, con notevoli ripercussioni turistiche ed economiche per il territorio.
La tutela del cielo stellato è l’unico strumento a nostra disposizione per far sì che anche le generazioni future possano godere delle meraviglie del cielo. Perdere questa opportunità sarebbe un vero peccato.

Torino, 28 gennaio 2015
Il vice presidente prof. Domenico Sanino


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