giugno 2019 - Mariano Rognoni

 

 

E' entrata in funzione  da circa un anno e mezzo la piccola centrale idroelettrica posta sulla punta nord del bosco di Agognate in corrispondenza della “Chiusa di città” e dove prende origine anche la “Roggia nuova”.

 

Attualmente (vedi foto) le acque del torrente sono totalmente convogliate verso la bocca della centrale, essendo il livello idrometrico del torrente vicino allo zero. Quindi lo sbarramento (ultimamente rifatto e alzato di circa 20 cm.) trattiene completamente il flusso naturale. Le acque tornano all’ alveo subito dopo aver attraversato le turbine.

 

Fnalmente, nel tardo inverno, sono state poste a dimora numerose essenze vegetali per la dovuta compensazione ambientale. Sono molto piccole ma se adeguatamente curate si svilupperanno e inizieranno a ricostruire la vegetazione originaria.

 

Lungo la scarpata che delimita il torrente molto più rapidamente hanno iniziato a svilupparsi e a crescere le Robinie che certamente consolideranno il ripido pendio.

 

Per ora l’ampio spazio ancora libero da vegetazione arbustiva o arborea verrà colonizzato da varie specie erbacee tipiche dei terreni disturbati dopo la rimozione dei cantieri. Già sono comparsi Erigeron, Verbaschi, Solidago, Bardane, Oenothere e Cyrsium, oltre a giovani Pioppi neri.


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