dicembre 2019 - testo di Mariano Rognoni

 

Per meglio analizzare quanto è stato fatto in questi anni è utile considerare separatamente le parcelle di bosco originario e quelle oggetto di compensazione ambientale operata dalla Società TAV e conclusasi nella primavera del2011.

 

Gli alberi e arbusti, posti a fascia lungo la linea ferroviaria, hanno avuto una ottima crescita e le cure della nostra Associazione hanno permesso il controllo delle specie infestanti quali il Poligono giapponese nel sotto bosco. Negli anni il taglio ripetuto dei loro fusti ne ha indebolito la crescita e sicuramente la copertura fogliare degli alberi nel futuro condurrà ad una sua rapida scomparsa. Sono poi state effettuate le necessarie potature di formazione degli alberi, rimuovendo i rami secchi o sfoltendo la loro chioma. Nei prossimi anni la eccessiva densità d’impianto richiederà un diradamento degli alberi per dare così più naturalità al “neo” bosco.

 

Relativamente al bosco originario questo è stato governato per circa il 90% della sua superfice mediante rimozione di numerosi Ciliegi tardivi e taglio di Robinie ove eccessivamente presenti, rendendo in tal modo il sotto bosco più luminoso. Operazione utile a favorire lo sviluppo di piante autoctone a partire dai loro semi, quali Aceri, Farnie, Olmi e arbusti propri del bosco di pianura.

 

Pro Natura Novara, a partire dal 2012, ha poi messo a dimora più di 300 essenze tra piccoli alberi e arbusti nelle parcelle coltivate precedentemente a ceduo di Robinia arricchendone così la biodiversità vegetale.

Sono stati ripristinati, segnalati e mantenuti percorribili i vecchi sentieri creando piccole aree di sosta e due strutture per l’osservazione dell’avifauna. Nell’anno corrente sono stati tracciati due nuovi sentieri per facilitare l’accesso al greto del torrente. Di questi, uno in particolare, permette di accedere ad un tratto dove non sono presenti manufatti per delimitare il suo alveo, quindi con spiccate note di naturalità della sponda stessa.

 

Nell’arco di questi anni numerose sono state le visite di alunni delle scuole cittadine o le occasioni di piccoli eventi utili a far conoscere il bosco e la sua importanza naturalistica e ambientale.

Importante, nel realizzare questo Progetto, è stato l’allestimento del Vivaio presso il Centro diurno del Dipartimento di salute mentale. Esso infatti ha permesso di mettere a dimora nel bosco le piccole piante coltivate in contenitori permettendo così una migliore programmazione degli impianti stessi. Ora, avendo diminuito il numero di piante messe a dimora nel bosco, risulta difficile fornire una adeguata cura al vivaio e si deve quindi valutare il suo mantenimento o meno nei prossimi anni.

 


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